Nasce a : Reggiolo (RE) 19/05/1931
Entra in Congregazione: 11/10/10952
Inizio Noviziato: 02/07/1953
Professione Temporanea: 02/07/1955
Professione perpetua: 02/07/1960
Deceduta a Villa Chieppi: 02/05/2019

“Ancora una volta, o Gesù, qui raccolta innanzi a te, sento il bisogno forte di ringraziarti. Sì ancora una volta mi hai colmata di gioia col dono della tua misericordia, del tuo infinito amore.… Tu sai fin dove arrivano le mie povere forze, perciò confido nella tua POTENZA! GRAZIE”.

Sono queste le ultime parole scritte su un taccuino di appunti spirituali, che sr Anna custodiva gelosamente da tanti anni. Riassume tutto in un : “Grazie”.

Ma chi era sr Anna?

Era nata nel 1931 a Reggiolo (RE) e qui maturò nella vita cristiana. Scrive il parroco Mons. Dante Fermi nel presentarla alla Congregazione, nel 1952 : “(Anna) ha tenuto sempre ottima condotta sotto ogni aspetto. Inscritta alla Azione Cattolica fin da bimba, ha sempre militato ed operato attivamente nelle file dell’Azione Cattolica (…). Ha insegnato catechismo ad una classe e da tre anni è delegata delle aspiranti”. Aiutata dal padre spirituale, don Alfredo Folloni, accolse con prontezza la chiamata del Signore ed entrò nella nostra famiglia religiosa nel 1952.

Fin dal postulato, si distinse per la sua attitudine al settore dell’educazione, soprattutto con i bambini della Scuola materna e del catechismo. Qui trovava la sua felicità ed esprimeva le sue potenzialità con amore, intelligenza e passione.

In più di 50 anni (dal 1958 al 2013) ha trascorso periodi più o meno prolungati nelle scuole dell’infanzia di: Frassenè (BL), Baiso (RE), Scandiano (RE), Voltago (BL), S.Croce di Carpi (MO), La Serra (SP), Villa Minozzo (RE), S.Ambrogio di Zoagli (GE), Gualtieri (RE), Parma-Casa Famiglia, Sestola (MO), Zoagli (GE), S.Angelo in Vado (PU), S.Secondo (PR), Parma-S.Leonardo.

Le sorelle testimoniano di lei che “Era brava come maestra d’asilo e catechista, sapeva dialogare e stare con la gente. Si dava da fare e all’occorrenza, aveva buone conoscenze e capacità in ogni campo: cucina, sartoria, lavori femminili” (MB). “Con la gente sapeva allacciare rapporti di amicizia e vicinanza, con gentilezza, cordialità, interessamento (LP). “A S.Secondo era stimata e ben voluta dal parroco, dalle maestre, dai suoi bambini, dalla gente. Ha lasciato un bel ricordo” (CS).

Amava molto anche la sua famiglia di sangue, con cui aveva frequenti rapporti, con affetto e partecipazione.

Una delle note distintive della sua vita è stata la precarietà di salute, messa a dura prova fin dalla tenera infanzia da una serie di infermità fisiche, anche dolorose e dalla sequenza di lutti che l’hanno colpita. Di fronte a tali prove, ha cercato di reagire affidando al Signore la sua sofferenza, la sua debolezza e fragilità, con fede viva ed anche con gratitudine per la forza che il Signore le dava, momento per momento.

E’ questo forse il messaggio che ci lascia. Così pregava: “Mi stringo a te dicendoti il mio GRAZIE Con Te Signore nessuna difficoltà è insuperabile. Tu mi ripeti continuamente nel profondo del cuore: “Il mio giogo è soave e il mio carico leggero” (24.5.1994).