Nasce a : Berceto (PR)  13/10/1916
Entra in Congregazione: 02/01/1935
Inizio Noviziato: 30/10/1935
Professione Temporanea: 30/10/1937
Professione perpetua: 02/07/1943
Deceduta a Villa Chieppi: 26/03/2017

Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità.

(Rm 12,12)

Sr. Antonia Pioli ha chiuso la sua vita terrena alla veneranda età di 100 anni! Un record riservato ad alcuni e da lei vissuto nella gratitudine, consapevole che ogni istante della vita è un dono del Signore da spendere per gli altri nelle modalità più diverse e quotidiane. Ha rispecchiato nella sua vita la trasparenza e la semplicità della sua terra d’origine, Berceto, paese incastonato nei monti del parmense che vanta un Duomo di valore storico ed artistico, ed un santuario mariano “S. Maria delle grazie”, cuore della pietà popolare dei bercetesi e meta di continui pellegrinaggi. E’ facile pensare che qui Sr. Antonia sostò spesso in preghiera e a Maria deve il merito della chiamata alla vita religiosa che coronò entrando, a 18 anni, nella Congregazione delle Piccole Figlie dei SS.Cuori di Gesù e Maria.

In essa spese 80 anni di vita religiosa tutta dedita al Signore e al bene dei fratelli e delle sorelle: potremmo definirla “Suora Servizio e Suora Pazienza” come trapela dalle testimonianze raccolte da chi ha condiviso parte della sua vita o le è passata accanto. “Era una persona molto generosa nel servire. Era la prima ad andare in secchiaio e a farsi avanti per spazzare il cortile, con serenità e calma”. (Suor Diva).

Ha servito come cuoca in varie realtà: l’Ospedale e l’Orfanatrofio di Suzzara, le scuole dell’infanzia di Cinghia De Botti (CR), S. Giovanni del Dosso (MN), Concordia (MO), la Casa di riposo di Fontanelle (PR) da 1969 al 1987, anno in cui fu trasferita a Villa Chieppi dove ha trascorso gli ultimi 30 anni.

Anche questi sono stati anni di servizio umile e paziente verso le sorelle a lei affidate, bisognose di assistenza e di aiuto.  “Era persona delicata nal servire le ammalate e tanto paziente” (Suor Pasqualina). Sapeva stare accanto ed accudire ogni sorella che le veniva affidata con la bontà e carità di una madre. Quando doveva servire i pasti alle più ammalate, si prodigava senza calcolo di tempo fino a raggiungere lo scopo.

Il suo linguaggio era sempre positivo: “Parlava sempre bene di tutte. Posso dire che era buona, buona, buona” (Suor Eugenia). Era persona ricca di umanità, intelligente, amante della lettura, riflessiva, disponibile, pronta a tutto. Pregava con assiduità, partecipava con entusiasmo alle celebrazioni liturgiche ed aveva una devozione tutta speciale per la Madonna.

I nipoti, a cui era particolarmente affezionata, sottolineano la sua sincerità, affabilità e socievolezza.

Gli ultimi anni sono stati segnati dalla malattia e dalla perdita progressiva delle forze. Anche questa situazione l’ha trovata serena ed abbandonata in Dio.

Da “lassù” ove ora vive nella luce e nella gioia del Risorto la sua preghiera si fa domanda, intercessione, ringraziamento per ogni Piccola Figlia, per i suoi cari che vivono ancora quaggiù, per la Chiesa pellegrinante e per ogni uomo e donna che abitano la terra.