Nasce a : Crema (CR)  12/08/1930
Entra in Congregazione: 07/10/1953
Inizio Noviziato: 02/07/1954
Professione Temporanea: 02/07/1957
Professione perpetua: 02/07/1961
Deceduta : 05/05/2017

"Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza" (Col, 3,12)

Sr. Chiara é passata alla casa del Padre in modo repentino, inaspettato, lasciando ogni sorella e quanti la conoscevano quasi increduli e smarriti; sembrava una breve degenza all’ospedale con un rientro certo in Comunità. Ma  Dio ha disposto diversamente nel suo disegno  imprevedibile d’amore, gratuito e fedele,  più grande delle nostre corte vedute e previsioni.Maria, nel mese a lei dedicato, ha voluto accoglierla donandole l’abito della Festa senza fine, a lei che ha trascorso la sua vita modellando e confezionando con tanta cura e competenza gli abiti delle sue sorelle.  Esperta in ricamo, taglio e cucito dopo essere stata inviata in varie case per insegnare alle ragazze nei laboratori, dal 1969 ad oggi è stata al servizio delle suore della Congregazione, operando nella sartoria di Casa Madre, a Parma. Per 50 anni, fino all’ultimo, ha continuato a cucire abiti e veli, senza arrendersi di fronte ai malanni che si presentavano.

“Precisa e calma, non faceva le cose in modo approssimativo o affrettato: cercava di modificare gli abiti delle suore in modo che li indossassero bene, perché voleva che le suore fossero dignitose nel vestire. Ha confezionato anche paramenti per la sagrestia di Casa Madre con lo stesso amore ed impegno” (Sr. A.G.)

Tanto lavoro, compiuto con amore e precisione, era sostenuto da una vita di fede, da un costante “a tu per Tu “ con il Signore. Si è distinta non solo per la fedeltà alla preghiera, ma anche per la povertà che ha vissuto. E’ quanto dice Sr. Adelvira S. “Aveva solo camicette consumate e povere: quelle nuove le dava, su richiesta, alle sorelle; pensava prima agli altri, poi a se stessa”.

Di lei testimoniano diverse sorelle: “Carissima Sr. Chiara, siamo state nello stesso ambiente per tanti anni…non ti sei mai smentita: sempre pronta, laboriosa, vigile, attiva, attenta alle novità del momento e grande comunicatrice. Al mio apparire sulla porta intuivi subito che avevo bisogno di te per lavori di sartoria. Tutte siamo passate periodicamente da te: ‘la sarta del convento’: novizie, suore, missionarie e ci hai sempre accolto con pazienza, professionalità e tempestività di esecuzione. Grazie!” (Sr V.F.).

Le fa eco Sr. Luisa Z. “Ci hai sempre “rivestite” con amore, passione, precisione […] Era un’abitudine troppo bella  e piacevole venirti a salutare nella tua stanza di lavoro ...anche se non sempre avevamo bisogno di te”. Il grazie che merita e sentiamo tutte di rivolgerle è il riconoscimento delle sue qualità divenute stile di vita nel quotidiano .“Il tuo donarti e donare, Sr. Chiara, era sempre unito ad una capacità di accoglienza e di ascolto ogni volta che passavo da te per un saluto, uno scambio, una richiesta; mentre maneggiavi aghi e forbici davi spazio alla persona e sapevi dire, “subito!” quando ti chiedevo un favore. Ora la sartoria è uno spazio vuoto, ma racconta tanto di te, mentre ci guardi dal Paradiso, dove ti penso intenta a “confezionare” preghiere  per le tue sorelle e per l’umanità intera. Grazie per sempre e per tutto, e…arrivederci!” (Sr. C. C.).

Grazie per tutte le volte che ti sei messa in gioco nella scelta dei tessuti adatti alla nostra divisa con tempo, pazienza e ostinazione per il meglio. Grazie per tutte le volte che ti ho chiesto un “segno” di riconoscenza per persone che si erano prestate per la nostra Famiglia religiosa, e tu estraevi dalla tua camera capolavori di uncinetto. Grazie per le volte che hai preparato materiale per le sorelle delle missioni, con entusiasmo e partecipazione. GRAZIE: ci hai voluto bene nella silenziosa concretezza di punti, stirature, fodere § C. , adesso goditi il Paradiso”.(Sr. V.B.).

Ringraziamo Dio per tutto quello che in lei ci ha donato.