Nasce a Suzzara (MN): 09.05.1926
Entra in Congregazione: 31.12.1948
Inizio Noviziato: 02.07.1949
Professione Temporanea: 21.11.1951
Professione perpetua: 02.07.1957
Deceduta a Villa Chieppi: 10.01.2016

 "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire"

(Mt.212,28).

Sr. Lidia è stata chiamata alla patria nella domenica in cui la liturgia riassume il cammino di Gesù dal Natale alla proclamazione solenne del Padre: "Questo è il Figlio mio l'Eletto!". Un cammino quello di Gesù contrassegnato dalla piccolezza, dal dono di sé, dalla condivisione silenziosa e serena della vita di ogni giorno. E' venuto per servire e non ha disdegnato, per 30 anni, la fatica di un lavoro umile e nascosto.

Sr. Lidia ha trascorso la sua lunga vita di consacrata servendo con serena e generosa disponibilità, mai in posizione di primo piano, ma sempre in aiuto, con la preziosità di una presenza accogliente, disponibile, qualunque fosse il ruolo che le veniva proposto dall'obbedienza.

Entrata all'età di 22 anni, fu subito destinata a maturare la sua formazione di religiosa come aiuto nella scuola materna e catechista, in varie comunità del parmense: a Castellina, Baganzola, S. Secondo, S. Lazzaro, Mezzano Inferiore e a Scandiano. Nel 1972 entrò a far parte della Comunità di Via Po, in cui fu residente fino al 2004, con il ruolo soprattutto di sagrestana e guardarobiera. Durante l'estate si trasferiva a Misurina a servizio dei giovani ospiti, o a Berceto durante la vacanza di Seminaristi e Sacerdoti. Dal 1985 al 2000 ebbe cura della mensa per le allieve della scuola per infermiere, che la ricordano con tanta simpatia e gratitudine. Nel 2004 entrò a far parte della comunità di villa Chieppi, anche qui come sagrestana e in aiuto dove le era consentito dall'età e dalla salute.

Non aveva titoli di studio, ma una maturità umana e spirituale che le consentiva di essere con tutti una presenza serena e rasserenante, disponibile, umile, capace di adattarsi ad ogni situazione, senza mai mettersi in evidenza. Ciò che rimane nel ricordo di quanti l'hanno conosciuta è il sorriso semplice e spontaneo con cui sapeva rendere sereni i rapporti in comunità e con le persone esterne.

Gli ultimi anni della sua vita sono purtroppo stati segnati da una forma grave di Alzheimer, che ha reso quasi irriconoscibile la sua ricca e singolare personalità, ma che certamente non le avrà impedito l'abbraccio con lo Sposo che ha tanto amato e servito con generosità. Certamente l'avrà accolta con gioia anche il Fondatore che le sue figlie le voleva così.